lunedì 13 luglio 2009

Cras credemus, hodie nihil

E' da un pò che non scrivo non per mancanza di argomenti (che pullulano) ma per la legge in canna che in soldoni equiparerebbe i blog ai giornali: politicamente non schierata se non dalla parte di editori e giornalisti mi ha talmente lasciato l'amaro in bocca che preferisco fermarmi ed attendere.

lunedì 16 marzo 2009

Ipocritalia

L'ipocrisia non ha confini...
Ho visto in tv che il comune di Milano ha attrezzato alcune pattuglie "ecologiche" per la rilevazione dei gas di scarico di auto e furgonati fino ad un certo peso per evitare che circolino veicoli troppo inquinanti. A prescindere come sempre da politica e luogo in Italia non si vuole risolvere i problemi, ma far finta di interessarsene in modo inutile prendendosela sempre con chi ha meno colpa (con multe salate).

Cerchiamo di ridurre le emissioni con le domeniche a piedi, con una scelta coraggiosa di cambiamento del sistema di trasporto nazionale, con un aiuto concreto alle persone che preferiscono andare a piedi/mezzi pubblici/carsharing, con una politica di assunzioni/gestione incarichi più coerente con i possibili spostamenti... Ce ne sono di cose da fare con un pò di volontà.

Invece continuiamo a ignorare gli allarmi delle centraline antismog, incentiviamo la produzione e vendita di automobili, tickettiamo gli accessi in centro inutilmente, creiamo automobili eco-qualcosa che continuano ad andare a benzina o gasolio...

Ipocrisia, ipocrisia, ipocrisia.

venerdì 6 marzo 2009

Non è nemmeno questione di pesi...

Dopo un pò di silenzio stamattina sono indignato: sento spesso di molti delinquenti rilasciati per decorrenza di termini, beghe processuali, vizi di forma e chi più ne ha più ne metta e stamattina leggo su Punto Informatico a proposito di Mediaset che vuole far togliere alcuni spezzoni di sue trasmissioni dal corriere.it:
"[...]Depositata la denuncia, il 2 marzo, a seguito di un procedimento d'urgenza, il giudice Stefano Rosa del Tribunale di Milano ha emesso la decisione [...]"

Potrei ora commentare e commentare e scrivere, ma credo che il punto si sia capito e che non ci sia molto altro da dire se non che "c'è qualcosa che non quadra"...

mercoledì 18 febbraio 2009

Si apre uno spiraglio nel libro delle facce

Ho seguito con interesse la questione del cambiamento dei termini di licenza di Facebook, diventato ormai uno strumento di conoscenza di massa. Credo che con i dati raccolti da tale social network si potrebbe campare mille vite senza lavorare rivendendo le informazioni ad aziende interessate (p.e. in ambito pubblicitario), ma questo è un altro discorso...

Dopo l'annuncio della possibilità per Facebook di mantenere i dati personali anche dopo un'eventuale disiscrizione (con cambio della licenza d'uso) sulla rete si è diffuso panico e consapevolezza (che, forse, è mancata all'atto dell'iscrizione e della fruizione di tale servizio?): pare che siano state migliaia le richieste di spiegazioni, indignazione e quant'altro arrivate al network.

Perchè parlo di spiraglio? Perchè da un comunicato su Facebook pare che si sia ritornati alla vecchia licenza in attesa di congegnarne una migliore che abbracci effettivamente le intenzioni vere che avevano mosso tale cambiamento, ovvero la non possibilità da parte del social network di eliminare tutti ma proprio tutti i dati di un utente (e qui non stento a crederlo, visti gli "intrecci" che tale servizio offre).

Sempre e comunque un tenue raggio di luce...

giovedì 5 febbraio 2009

Il GiEffe io no, non l'avevo considerato...

L'utilità della denuncia pubblica di un reato o di mala società è sempre stata un'arma fantastica nelle mani dei cittadini (sì, mi piace pensare che siamo noi i fautori e non gli editori delle varie trasmissioni). Non sono rari i casi in cui magistratura o forze dell'ordine hanno agito dopo la messa in onda di servizi che mostravano malasanità, violazioni e chi più ne ha più ne metta (in Italia siamo generosi).

D'altronde non è sempre possibile per chi di dovere monitorare che tutto si svolga nella legalità; l'aiuto delle persone comuni tramite segnalazioni è fondamentale e avere una trasmissione che, con la sua credibilità (su Striscia la Notizia penso che il giudizio sia quasi unanime), filtra e verifica (con tanto di servizio filmato) tali indicazioni è una manna.

Non pensavo invece che il Grande Fratello potesse indirettamente e inopinabilmente ispirare le nostre "teste parlamentari" su un tema "attuale e scottante" quale è ritoccarsi il seno: è recente la notizia secondo la quale si vuole vietare alle minorenni le operazioni al seno.

A prescindere dall'argomento quantomeno frivolo, non capisco come si possa sempre prendere in considerazione un problema solo quando questo sale alle luci della ribalta.; non sarebbe auspicabile una sorta di proattività? O almeno non attendere che diventi un caso nazionale prima di "darci un'occhiata"? Ripeto: l'oggetto ispirante è banale, ma il concetto alla base è quello che conta.

Ricordo che alle superiori un mio compagno di scuola sostenne che "l'umanità prende sul serio una questione solo dopo averne provate le conseguenze": fuoco, bomba atomica, ...
Sbaglio o questo comportamento è tipicamente animale?

venerdì 23 gennaio 2009

Indignato per gli indignati: basta favori!

Eccomi a riscrivere dopo delle ottime feste natalizie e un anno che si preannuncia spumeggiante...
Io sono di Milano e leggo la notizia dell'annullamento del concerto di Bruce Springsteen a causa, pare, di una multa che ha ricevuto per aver sforato di 22 minuti nell'ultimo concerto a S.Siro.
Poi vedo in giro commenti più o meno autorevoli (tra cui Paolo Liguori) che chiedono scusa al "Boss", che sono indignati perchè la tappa di Milano era cara al "Boss", ecc. ecc.

Premetto che non sono un fan Bruce Springsteen ma mi piacciono molte sue canzoni, che non mi interessano discorsi politici su Milano e che vedo totalmente distaccato la vicenda. Mi hanno indignato gli indignati...

Se veramente Milano fosse una tappa importante per il "Boss" una multa (che sicuramente non intaccherà minimamente i suoi introiti) non dovrebbe variare i suoi rapporti con i fan e addirittura "costringerlo" a cambiare tappa. Al massimo dovrebbe cambiare promoter (la persona che ha ricevuto la multa) ...

Ma a parte questo discorso di "coerenza" passiamo alla pratica: chi viola la legge deve pagare. Stop. Che sia il Papa, che sia il Presidente della Repubblica, che sia il Premier, che sia Bruce Springsteen, che sia Michael Jackson... Basta fare sconti e favori: stiamo scherzando? Per farlo ritornare a suonare a Milano vogliamo sorvolare sulla legge e su una condanna?
Per questa volta mi sento fiero di essere Milanese e Italiano, per una volta l'uguaglianza dei diritti ha prevalso sul favoritismo e tangentismo (termine coniato al volo).

lunedì 15 dicembre 2008

La curiosità non è femmina: è automobilista!

Ogni volta rimango basito, ogni volta...
Ma sarà possibile che per qualsiai evento leggermente fuori dall'ordinario si debbano creare infinite file di curiosi? Io parlo per la tangenziale di Milano, ma non credo sia molto differente in autostrada o negli altri grossi raccordi cittadini.

L'ultima novità, grazie alla società Autostrade credo, sono i camioncini con il cartello blu con freccia bianca posizionati dietro le auto ferme in corsia d'emergenza: lodevolissima iniziativa per segnalare le vetture momentaneamente in panne a lato carreggiata. Peccato che siano un focolaio inestinguibile d'attenzione da parte dei curiosi della strada: il motivo è sempre lo stesso, nemmeno troppo interessante (una macchina ferma), ma l'attrazione è più forte.

E' un pò come se vedendo lo stesso film, lo stesso identico film, più volte si speri di riscoprire un finale diverso. Assurdo (ovviamente?).